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Torre Pellice (TO) / Cestovia Del Vandalino
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L= 2615m, disl.= 685m, cap.= 300p/h
Una cestovia che probabilmente e stata dismessa gia tanti anni fa, infatti non e piu visibile nessun tracciato nel bosco sulle immagini di google maps. Con l'aiuto di vecchie cartine (scala 1:25000) era possibile individuarne la posizione (rosso). In inverno, la cestovia portava dei sciatori in cresta, sul versante protetto dal sole un ci fu un piccolo skilift denominato "Scarussera" (segnato in verde, anno 1965, L=349m, disl.=114m).
Estratto da Pro Natura Torino:
Breve storia della stazione
L’impianto è stato realizzato negli anni Sessanta, come tentativo di risposta turistica della valle alla prima crisi industriale. La funivia ha funzionato fino all’inizio degli anni Ottanta. Lo skilift è stato abbandonato alcuni anni prima.
Strutture presenti (descrizione)
Alla partenza dell’impianto della funivia è presente il grande edificio a più piani dove era presente un ristorante. L’edificio , situato in prossimità della strada provinciale, rimasto di proprietà privata, giace in stato di abbandono e degrado.
Dell’impianto di risalita, costituito da strutture tipo “gabbiotti” che portavano su 1-2 persone, non rimangono che alcuni tralicci; lungo la risalita la vegetazione ha completamente ricolonizzato il versante.
In condizioni di abbandono giace la stazione di arrivo, raggiungibile su strada consortile, in parte sterrata. Nei pressi della stazione di arrivo è situata la partenza di un modesto skilift del quale sono rimasti il gabbiotto della partenza ed alcuni tralicci.
Nella zona si è abbattuto nell’inverno 1998 un uragano di vento che, oltre ad aver sradicato o spezzato numerose piante di larice, ha contribuito ad abbattere e scoperchiare un’ala dell’edificio della stazione di arrivo.
Poco sotto la stazione di arrivo sono visibili le tracce di una vecchia pista di pattinaggio naturale.
Proprietà degli impianti
Gli impianti sono di proprietà di una società privata (Società Seggiovia Vandalino).
Motivi dell’abbandono
L’impianto per lo sci, date le dimensioni modeste, era il tipico skilift ad uso locale per famiglie. Il progetto prevedeva lo sfruttamento del Colle della Sea per la pratica dello sci, ma la carenza di neve (quote veramente modeste e vicinanza alla pianura) ha portato all’abbandono ed all’inutilizzo. L’impianto di arroccamento ha funzionato ancora qualche anno soprattutto grazie al fatto che poteva essere utilizzato sia in inverno che in estate (per il trasporto di escursionisti o gitanti che potevano così raggiungere una località panoramica).
Prospettive future
La stazione di arrivo è stata recentemente acquistata da un privato che intende ristrutturarla ed utilizzarla probabilmente con scopi agrituristici.
Per la stazione di partenza (stante gli elevati costi di acquisto e ristrutturazione) non ci sono al momento progetti di recupero; in passato si era valutata la possibilità di farne la sede della Comunità Montana.
A parte lo skilift (impensabile un suo riutilizzo), l’impianto di risalita se fosse stato mantenuto in funzione (ed adeguato alle normative) avrebbe potuto svolgere un ruolo attivo soprattutto per il trasporto di persone nel periodo estivo (la località, alquanto panoramica, è meta di escursionisti e di chi va in cerca di tranquillità e refrigerio nella stagione estiva, è raggiungibile da una strada stretta ed in parte sterrata) favorendo una mobilità meno impattante. Resta da valutare la fattibilità finanziaria, tutt’altro che secondaria.

2: Guest - 15.2 years ago | Jan 10, 2010, 8:00:43 PM |
1: Guest - 17.0 years ago | Mar 12, 2008, 5:59:23 PM |