<prev< Apertura comprensorio Sabato 24 Gennaio 2009 |
La funivia del Catria e le sue 105 cabine rischiano di diventare una delle tante incompiute sparse nell’Italia degli sprechi?
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FRONTONE La funivia del Catria e le sue 105 cabine rischiano di diventare una delle tante incompiute sparse nell’Italia degli sprechi? Doveva essere attivata prima dell’estate dopo i lavori di ristrutturazione ed il collaudo che avevano richiesto un impegno economico di circa 2 milioni di euro da parte della Regione e di 720 mila euro a carico del Comune di Frontone, invece la sua apertura rischia di slittare alle calende greche. C’è anche chi teme che resti un’incompiuta. Perché? Mancano 360 mila euro per ultimare i lavori di sistemazione delle stazioni di partenza e di arrivo della funivia in località Grotticciole e Cupa delle Cotaline, risorse che finora la Regione non ha messo a disposizione, come conferma il sindaco Giampiero Volp.
«Purtroppo si rischia di ritardare notevolmente la riattivazione della cabinovia che tanto interesse aveva suscitato non solo nella popolazione della Valcesano ma anche nel settore economico. Infatti in vista della riapertura erano aumentate le opere di ristrutturazioni di vecchi fabbricati lungo la vallata della Foce. Resta da completare l’impianto idrico-sanitario delle stazioni, il ripristino del sentiero di servizio in caso di emergenza e la realizzazione dei percorsi obbligati oltre alla tinteggiatura, opere per un impegno economico stimato in 360 mila euro che la Regione non ha messo a disposizione. Ovviamente spero che lo faccia al più presto. Come? Non voglio far i conti in tasca alla Regione ma credo che, se c’è la volontà, si possa ricorrere ai fondi per le aree sotto dotate, e Frontone è fra queste. Oppure tramite l’assestamento di bilancio relativo al conto consuntivo 2007. Diversamente più si dilaziona il finanziamento e più si ritarda l’attivazione della funivia. Mi rifiuto di credere che l’impianto di risalita del Catria possa diventare un’incompiuta, anche perché come amministrazione comunale di Frontone faremo di tutto per sensibilizzare Regione e Provincia non escludendo di gridare allo scandalo se non si provvedesse in tempi brevi. Anche perché posso assicurare che nel giro d’una settimana metteremo in piedi la società che gestirà l’impianto. Una società tra soggetti pubblici e privati formata dal Comune, Provincia (che in seguito diverrà proprietaria dell’impianto), Comunità montana del Catria e Cesano, Camera di Commercio e privati».