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>next>    Palombara - Via l'amianto dal vecchio albergo di Monte Gennaro. Inizia la riqualificazione
16.10.2017
Marzo 2016: Radio Manzo intervista il Sig. Giorgio Manett, proprietario e amministratore unico della Monte Gennaro S.r.l
Martedì 15 marzo 2016, presso lo studio di Radio Manzo sito in Moricone, il Sig. Giorgio Manetti, proprietario e amministratore unico della Monte Gennaro S.r.l., ha gentilmente concesso un'intervista con l'intento di fare un po' di chiarezza su tutta la vicenda legata al Monte Gennaro, il progetto albergo, baita e funivia.

Quale è stato il motivo che l’ha spinta ad investire tempo e denaro per Monte Gennaro?

“Sono proprietario di una falegnameria in Tivoli, costruisco arredi e infissi da oltre quarant’anni. Nel 2002 ho conosciuto il sig. Massimo Niola, gli ho fornito infissi per alcuni cantieri. Il sig. Niola, molto più giovane di me, si era presentato bene, corretto e conquistò la mia fiducia e decidemmo di fare qualcosa insieme. Così ci venne l’idea di rilevare la Monte Gennaro. Cercammo i proprietari di tutto il complesso. Io che vivo a Palombara riuscii a prendere contatti con uno dei vecchi soci. Così insieme anche al sig. Niola salimmo a visitare la cima del monte. Arrivati su osservammo la bellezza di questa montagna con tanto di funivia albergo e baita. Eravamo rimasti veramente colpiti. Cercammo subito di acquistare minimo il 60% delle quote della società. Venimmo a conoscenza che la Monte Gennaro era stata rilevata da tre signori di Palombara Sabina, dal sig. Alberto Mezzanotte che aveva il 33,33% delle quote, dal sig. Carlo Latini con altro 33,33% e dal sig. Giovanni Altana con altro 33,33% con la nomina di amministratore della società.”

Quando è iniziato il processo di acquisizione della società?

“Le trattative iniziarono nel 2010 e il 14/12/2010 firmammo un compromesso. Io acquistai le quote pari al 33,33% di proprietà del sig. Carlo Latini e il sig. Niola acquistò le quote pari al 33,33% del sig. Alberto Mezzanotte. I soci ci presentarono un bilancio aggiornato dove non risultavano debiti con l’intento, in caso contrario, che avrebbero risposto in proprio.”

Chi erano i soci e come erano ripartite le quote?

“Soci della monte Gennaro erano i sigg. Mezzanotte, Altana e Latini.
Questi signori acquistarono il fallimento del 20/04/1994 della società S.T.I.T.”

Come è riuscito ad ottenere le quote societarie?

“E’ stato fatto un atto per cessione di quote dal notaio il 04/04/2011. Il sig. Latini cede a Manetti e il sig. Mezzanotte cede a Niola. I signori anche in questa sede precisarono che la società non aveva debiti, che garantivano in proprio, esonerando così il notaio da fare visure. Visto che erano proprietari di vari immobili era una garanzia e io e il Niola eravamo tranquilli. Facemmo subito un’assemblea per la nuova nomina dell’amministratore e così io e Niola diventammo i due novi amministratori a firma congiunta con il 66% di quote.”

In che stato ha trovato la società?

“Non bene! Alcuni giorni dopo abbiamo ricevuto una brutta sorpresa. Andammo in banca per aprire un nuovo conto-corrente e dopo pochi giorni la banca ci fece sapere che sulla società monte Gennaro esistevano da vari anni pignoramenti e che era in stato di fallimento. Parlammo subito con i soci ma questi non ne vollero sapere e io citai subito in giudizio il sig. Latini.”

Da cosa sono stati causati i debiti che lei ha scoperto?

“La monte Gennaro dopo essere stata acquistata dal fallimento fece subito causa a tutte le società proprietarie delle antenne situate sul sito monte Gennaro ma non riuscì a vincerne nemmeno una. Non avevano mai prodotto in aula di giudizio l’atto di proprietà (leggere sentenza del 26/03/2003). Fatto appello e perdettero anche questo (leggere sentenza del 24/04/2007). Rifecero un’altra causa, persero anche questa, ma a differenza delle altre in questa il giudice dichiarò che la monte Gennaro aveva diritto ad un indennizzo di un affitto (leggere sentenza del 14/11/2012). Noi purtroppo non eravamo a conoscenza di tutte queste sentenze comprammo in vera e buona fede. La società era in fallimento, debiti con gli avvocati delle emittenti per onorari e interessi. Da altri accertamenti fatti presso il comune di Palombara Sabina venimmo a sapere che dopo l’acquisto del fallimento degli immobili fatti dalla società i soci presentarono anche un condono edilizio per superfici maggiori rispetto ai progetti, un condono non portato a termine, dove non versarono mai nulla e che orma era diventato un debito.”

Come ha sanato i debiti pregressi?

“Ora succede che il socio Niola cerca l’accordo con il sig. Mezzanotte per riconsegnargli le quote e riconsegna il 33,33%. Io rimasto solo e con il 33,33% delle quote non avevo voce in capitolo, potevo solo controllare i debiti e la situazione in cui si trovava la società, credevo veramente in questo progetto e con molto coraggio acquistai le quote del sig. Mezzanotte altro 33,33%, ma i debiti e lo stato di fallimento rimanevano. Diventai così amministratore della società. Invitai il sig. Altana, altro socio con il 33,33% e ex amministratore della società, ad esaminare la realtà dei fatti. Anche se lui sapeva già tutto, gli spiegai che per sanare i debiti e iniziare a fare qualcosa serviva nella società un aumento di capitale di circa € 180.000,00, naturalmente in proporzione alle quote di possesso. Lui si rifiutò e io feci personalmente un primo aumento di capitale di € 120.000,00 e in seguito di altri € 60.000,00.”

Come si presenta oggi la società?

“Oggi posso dire di sentirmi soddisfatto in quanto ho sanato quasi tutti i debiti e pagato anche la sanatoria abusiva.”

Quale è l’attuale ripartizione di quote?

“Oggi la monte Gennaro appartiene quasi tutta alla famiglia Manetti in quanto possiede il 98,25% delle quote e l’1,75% al sig. Altana Giovanni.”

Quali sono i progetti che ha avuto in mente dal primo momento da realizzare per monte Gennaro?

“Il progetto è quello che ho sognato il primo giorno quando sono salito sul monte, realizzare un bel complesso turistico.”

Progetto baita: problematiche e impedimenti

“Per quanto riguarda la baita, con ordinanza da parte del comune iniziai a ripulire le svariate quantità di materiale ferroso, eternit e altro, per rimetterla a posto e creare un rifugio degno di essere chiamato baita. Ma alcuni cittadini palombaresi fecero denuncia alla Procura della Repubblica dichiarando che avevo modificato la struttura rispetto al vecchio progetto. Vennero sul posto il maresciallo dei Carabinieri di Palombara Sabina, le guardie del parco dei Lucretili e l’ingegnere del comune e constatarono 6 mq costruiti in più e la modifica sempre di 6 mq del tetto. Sequestrarono la baita e anche il locale arrivo della funivia per aver montato cinque piccoli controtelai sulle vecchie finestre esistenti nell’appartamento sopra l’arrivo della funivia.”

Qual è la situazione attuale del progetto baita?

“I lavori della baita sono quasi finiti e sono bloccati, sono sotto sequestro per aver costruito 6 mq sulla baita 6 mq di modifica tetto e montato cinque controtelai all’arrivo baita. Il mio avvocato penalista, da circa due mesi, ha richiesto al magistrato di abbattere le parti abusive, il magistrato ha subito provveduto a ordinare ai carabinieri di Palombara Sabina di far eseguire l’abbattimento. Questo non è avvenuto. Sono andato dal maresciallo per avere notizie e lui ha risposto che la pratica deve essere mandata al parco dei Lucretili. Dopo alcuni giorni mi sono recato presso gli uffici del parco e ho parlato con l’ing. Stefania De Luca la quale mi riferì che non era di loro competenza ma a tutt’oggi ancora non ho notizie su cosa fare.”

Progetto funivia: problematiche ed impedimenti?

“Per quanto riguarda la funivia il parco mi ha dato il nulla osta per iniziare i lavori sulla seconda stazione, ho richiesto anche di iniziare la pulizia ed altro ma a tutt’oggi non ho avuto risposta.”

Progetto albergo: problematiche ed impedimenti?

“Per quanto riguarda l’albergo ho ricevuto a suo tempo l’ordinanza di bonificare l’area. Ho bonificato l’area togliendo tutta l’eternit, ora l’albergo è senza tetto e se non mi rilasciano in fretta il nulla osta per rimettere la copertura si rischiano grossi danni.

Ho fatto fare una perizia giurata da un professionista dove dichiara che a tutt’oggi lo stato del cemento è ancora in buone condizioni ma se al più presto non si rifà la copertura tutta la struttura può subire danni.

Tutto però è bloccato. La regione Lazio ha revocato al comune di Palombara Sabina il condono edilizio rilasciatomi nel 2015 dopo aver pagato tutti gli oneri, condono fatto all’epoca dai vecchi soci nel 2007.”

Tema antenne ed emittenti radiofoniche: conferma che i tralicci e le antenne presenti sul monte Gennaro sono totalmente abusive?

“Sì…lo confermo con tutta sicurezza, sono abusive!!! Ho avuto conferma anche dallo stesso comune di Palombara Sabina, Non risultano autorizzazioni rilasciate e inoltre ci sono anche procedimenti in corso per le demolizioni.”

Quali e quante sono le emittenti radiofoniche presenti abusivamente sul monte Gennaro?

“Sono dodici e alcune di queste hanno addirittura fatto contratti dando in subaffitto i tralicci come a Radio 101, alla polizia giudiziaria, al CNR, nonostante queste risultano essere sulla mia proprietà.”

In cosa consiste questo stato di abusivismo da parte delle emittenti?

“L’abusivismo consiste nel fatto che hanno messo i tralicci su un territorio non loro. Alcune emittenti si sono permesse di tagliare il cemento del bottino dell’acqua che forniva l’acqua all’intero complesso. Hanno creato un’apertura sul cemento, messo una porta e istallato all’interno apparecchi elettronici. Si sono impossessati di due box dove hanno posizionato tre generatori di corrente. Hanno occupato un deposito della monte Gennaro per istallare apparecchiature trasmittenti. Hanno allacciato e fatto passare sul terreno della società centinaia di metri di corrugati che portano corrente dalla cabina Enel, che preciso, essere della società monte Gennaro… fino ai tralicci. Non potete immaginare cosa succede lì quando piove! Cadono fulmini, si vedono fuochi lunghi i cavi elettrici. Tutto sul terreno della monte Gennaro e senza protezioni. E’ impressionante, andate a vedere, è uno scandalo avere una situazione del genere dove nessuno interviene! Io ho fatto fare anche dei rilievi dalla società A.R.P.A. (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) la quale ha rilevato che in più punti del terreno le radiazioni e i campi elettromagnetici superano di circa il 30% il limite consentito dalle norme.”

Sono in atto dei procedimenti per la risoluzione della diatriba legata alla presenza delle emittenti?

“Sì certamente, ho quattro legali che mi seguono in questo percorso, tre avvocati civilisti e un avvocato penalista.”

Oltre al tema legato alla presenza illecita delle emittenti, qual è in realtà la problematica ambientale legata ad esse?

“Certamente i problemi ci sono con la regione Lazio e il parco dei Lucretili ma stiamo cercando di risolverli.”

E compatibile la presenza delle antenne con quella dell’albergo?

“Onestamente no. Anche parlando con il dottor Valente, presidente del consorzio delle antenne, mi ha detto che non sono compatibili . . . o rimangono le antenne o l’albergo.”

Qual è la condizione indispensabile per la realizzazione dell’albergo?

“Mi ripeto! Spostare le antenne su altro sito.”

Tema investimenti: ad oggi il sig. Manetti quanto ha investito in monte Gennaro tra acquisizione della società, sanamento debiti pregressi, cause e azioni legali e di progettazione ed esecuzione lavori?

“Una cifra enorme!!!”

Quali ancora gli investimenti da effettuare per la realizzazione e ristrutturazione della baita e dell’albergo?

“Ancora, forse, più di un milione di euro.”

Quali in particolare gli investimenti per la realizzazione della funivia?

“Sono venuti tecnici specializzati a fare un sopralluogo per controllare il vecchio impianto e hanno dichiarato che la funivia deve essere rifatta tutta nuova. I preventivi partono da € 1.800.000 fino 3.000.000 circa.”

Sono previste altre figure di collaborazione/investimento da parte di altri imprenditori per la realizzazione dell’intero impianto funicolare?

“Per il momento è solo famiglia Manetti in seguito si vedrà. Abbiamo persone, forse, interessate, ma di questo si potrà parlare solo dopo che la situazione sia più chiara e pulita.”

La recente approvazione del piano d’assesto da parte del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili crede possa velocizzare in qualche modo la realizzazione dei tre progetti?

“Mi auguro che sia positivo così come è stato presentato.”

In una visione e/o programmazione ottimistica e che sia di buon auspicio, quando crede e spera di inaugurare le tre strutture e iniziare un’attività vera di “promozione della montagna”?

“È prematuro programmare. A tutt’oggi è ancora tutto bloccato. Io personalmente con l’aiuto dei miei professionisti ce la stiamo mettendo tutta per risolvere quanto prima.”

Per chiudere l’intervista un suo invito o appello per sensibilizzare l’opinione pubblica al progetto monte Gennaro.

 “Come già detto all’inizio ho creduto in questo progetto e mi auguro che il paese capisca l’importanza della sua realizzazione. Sostenere questo progetto vuol dire ridare al paese visibilità nell’ambito regionale e non solo, porterà risorse economiche e soprattutto lavoro. Immagini quale e quanto movimento di persone e beni potrebbe ruotare intorno ad una struttura che offre ai visitatori un così ampio raggio di veduta sulla città eterna. E’ una opportunità ineguagliabile di relax e spensieratezza in questi momenti di frenetico affanno giornaliero.”

 

Intervista Giorgio Manetti di Radio Manzo  (Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.)

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