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Quattro milioni e pochi mesi per rifare gli impianti di Prada
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Dal quotidiano on-line "L'Arena" del 22/10/2011
Il futuro della funivia Prada-Costabella è sempre più una lotta contro il tempo. Dopo la doccia fredda giunta dal ministero dei Trasporti che, nei giorni scorsi, ha negato la possibilità di prolungare la vita tecnica degli impianti di altri due anni, il sindaco di San Zeno di Montagna, Graziella Finotti, e quello di Brenzone, Rinaldo Sartori, hanno poco più di sei mesi per evitare la chiusura degli impianti. Il 30 aprile 2012, infatti, scadrà la proroga.
Il prospettato progetto da nove milioni di euro, che prevedeva la realizzazione di una struttura completamente nuova con cabinovia unica a grappolo, non si farà più. Non ci sono i modi, i tempi e soprattutto i soldi per costruirla (l'unica possibilità sarebbe sperare in un eventuale decreto sviluppo o in un milleproroghe che consentisse di allungare la vita tecnica della struttura di altri due anni così da avere il tempo per trovare i finanziamenti).
Le due amministrazioni, assieme a Gianfranco Bortolussi, presidente della Prada-Costabella srl e Mario Pedrotti, collaboratore della funivia, come spiegato ieri in una conferenza stampa in Provincia in cui ha partecipato pure l'assessore provinciale al Turismo Ruggero Pozzani, hanno perciò deciso di puntare il tutto e per tutto su un progetto da 4 milioni di euro, meno costoso e meno ambizioso ma sulla carta più fattibile.
Il piano prevede la realizzazione di una «cestovia» nel primo tratto, mentre nel secondo è prevista una seggiovia biposto che sostituirà l'attuale monoposto. L'intento dei due Comuni e della società di gestione è di arrivare al progetto definitivo e alla successiva gara d'appalto tra gennaio e febbraio 2012 e subito dopo iniziare i lavori.
«La speranza», ha affermato Finotti, «è vedere almeno la prima tranche del nuovo impianto finita entro la prossima estate». «L'1 aprile 2012 apriremo l'attuale funivia», ha dichiarato Bortolussi, «poi vedremo con quali modalità andremo avanti». I Comuni dovranno sborsare di tasca propria i soldi necessari alla costruzione dei nuovi impianti, visto che al momento non sono previsti finanziamenti governativi o europei e nemmeno un aiuto economico da parte della Funivia di Malcesine, il cui ruolo all'interno del nuovo progetto è ancora tutto da definire, seppure abbia ancora un rapporto di collaborazione con la Prada-Costabella.
Si prospetta pertanto una situazione paradossale visto che nel 2005 erano stati investiti quasi due milioni di euro per l'ammodernamento degli impianti. «Soldi purtroppo spesi inutilmente», ha ammesso Finotti. «Se sei anni fa si fossero fatte scelte diverse, guardando al futuro della struttura e non solo all'immediato, ora la nuova funivia sarebbe già funzionante». «Gli interventi del 2005», ha aggiunto Pedrotti, «infatti sono stati effettuati seguendo normative vecchie e oggi già superate».
Il riferimento implicito è alle bordate lanciate da Ivo Zanolli, presidente della società Monte-Baldo-Garda che gestiva fino a un anno fa circa la funivia di Prada prima che la gestione passasse direttamente nelle mani dei due Comuni. Zanolli domenica su una pagina a pagamento de L'Arena aveva attaccato i due sindaci e Bortolussi per la gestione e per essersi affidati alla Funivia di Malcesine.
I diretti interessati però smorzano i toni. «La gestione diretta quest'anno ha portato risultati economici rilevanti con guadagni per 200mila euro», ha sottolineato Sartori, «nonostante gli investimenti fatti e il clima non sempre buono. Abbiamo dimostrato che la funivia ha gli strumenti per sostenere le spese».